Tra i tanti settori d’interesse e di lavoro del graphic designer vi è quello della moda, campo che gode di una forte interdipendenza con la comunicazione, che rappresenta una fetta molto importante della progettazione di moda.
Ma cos’ha di diverso un graphic designer per la moda da un normalissimo progettista grafico?
Non molto, se non che questo campo richiede una focalizzazione particolare su certi aspetti, comprende un tipo di cultura sostanzialmente differenziata e da approfondire, in costante evoluzione e che ha, al suo interno, forme di progettazione molto particolari, come, ad esempio, gli inviti ufficiali alle sfilate, fatti in tiratura limitata e a volte addirittura ad hoc per un personaggio importante del settore o semplicemente molto famoso a livello internazionale.
De facto questi inviti vengono progettati non come un’applicazione declinata del logo, ma comprendono illustrazioni e grafiche, delle volte, progettate singolarmente. Quindi per cinquanta inviti si faranno cinquanta grafiche diverse. In questo caso il progettista può fare tutto da solo se in sé raccoglie più figure professionali, o collaborare con altri progettisti o artisti che possono contribuire significativamente, con illustrazioni, dipinti, foto e chi più ne ha più ne metta!
Questo è uno dei tanti esempi, ma potremmo mettere in conto tutto ciò che comprende le etichette nel negozio del brand per cui si sta lavorando, l’infografica, lacartellonistica, i look-book, i cataloghi dei capi, biglietti da visita, packaging dei prodotti, campagne pubblicitarie, l’ecommerce e così via! Senza considerare la possibilità di lavorare per riviste di settore on-line o per supporti cartacei.
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