L’industria della moda rappresenta uno dei settori di business più competitivi. La gara a chi riesce ad attirare l’attenzione della clientela in maniera più efficace è ormai diventata estrema e ciò dipende dal fatto che Internet ha aperto il mercato a tutti. I brand anche molto noti del settore non competono più soltanto con altri brand di pari livello, ma anche con quelli appena nati e già in voga.
Come se non bastasse, i consumatori di oggi, specialmente coloro che acquistano prodotti di moda, sono diventati più curiosi: non vogliono soltanto acquistare un prodotto ma una storia, un modo di vivere, una precisa emozione. Si vuole, in altri termini, essere sorpresi per sentirsi parte di qualcosa di più grande.
Per comprendere, quindi, le strategie che funzionano meglio nel fashion marketing, e trarre qualche spunto applicabile anche ad altri business, abbiamo analizzato cinque importanti tendenze del settore.
1. Marketing Moda e collaborazioni inaspettate
Le collaborazioni sono fondamentali per attrarre nuova audience. E i fashion brand hanno molto successo in questo campo: il primo a cui sicuramente avrai pensato è H&M, che ha collaborato con stilisti come Karl Lagerfeld, Kenzoe molti altri, ma potremmo portare anche l’esempio di Nike, che ha recentemente collaborato con Louis Vuitton.
Tuttavia, i brand non collaborano solo tra loro. Una delle collaborazioni più curiose, ad esempio, è quella Adidas conStella McCartney e l’organizzazione Parleyfortheoceans, che insieme hanno creato una collezione di costumi da bagno unica: i tessuti, infatti, sono stati realizzati recuperando i rifiuti presenti nell’oceano. Così i brand della moda riescono ad unire elementi che apparentemente potrebbero sembrare molto distanti: prodotti da poter indossare e non, mercato di massa e di lusso, sport e moda. Perché lo fanno? Semplicemente per realizzare prodotti che si adattino al meglio all’audience. Si tratta quindi di un ottimo modo per ampliare due aspetti: la visibilità di una nuova linea di un prodotto e l’audience del brand.
2. Live video
La vendita nel settore moda ha ricevuto notevoli benefici grazie all’utilizzo delle dirette streaming. I video live aiutano a raggiungere milioni di persone, ma non solo: grazie alle dirette, gli eventi più grandi del settore, come la Settimana della Moda, non appartengono più ad una élite ristretta e non sono più eventi a porte chiuse, ma si aprono ad una realtà più ampia.
Ognuno può godersi lo spettacolo in presa diretta e in questo modo l’audience del brand viene notevolmente ampliata. Inoltre, ogni singolo partecipante all’evento può fare un video in diretta e condividerlo sul proprio canale (la stessa Fashion Week ha un suo canale privato). Chi contribuisce può presentare e promuovere il proprio canale prima dell’evento, attraverso tutti i social, e reindirizzare la propria audience sul sito ufficiale.
Il pubblico, intanto, apprezza i video. Un esempio? Ecco gli incredibili picchi di ascolto raggiunti dal profilo Instagram di Louis Vuitton. Nel giorno in cui è stata annunciata la diretta streaming della collezione uomo autunno/inverno 2017 della Fashion Week di Parigi, il numero di follower è triplicato.
3. L’approvazione delle Celebrities
Di nuovo, si tratta di trovare una nuova audience. L’idea stessa di usare delle celebrità per promuovere un business non è nuova ed è anche abbastanza semplice: i fan, infatti, adorano le Celebrities e fanno molto affidamento sul loro parere e sulle loro scelte in tema di fashion brand e prodotti da utilizzare.
Ecco perché quando un brand utilizza dei personaggi famosi per le sue sponsorizzazioni riesce a catturare un’audience maggiore, oltre che leale. Inoltre, il campo della moda riguarda direttamente le celebrità e sono loro stesse ad invitare altri volti noti provenienti da campi differenti per promuovere i loro brand.
Per esempio, Puma ha messo Rihanna a capo del settore creativo per la creazione della collezione donna. E se pensi che si tratti soltanto della fase promozionale, ti sbagli.
La Banca della Georgia ha invitato una star dei social a partecipare alla sua campagna natalizia, ottenendo così l’attenzione di tutto il mondo, un notevole incremento del numero dei follower sui canali social e un successo immenso.
Collaborare con delle celebrità è sempre una buona idea perché può dare una svolta al tuo business e attirare l’attenzione da tutto il mondo. Se invece il tuo budget non è pronto per un investimento di respiro internazionale, puoi comunque contattare i blogger e gli influencer del campo.
4. Newsjacking Marketing
Questo termine (reso popolare dal libro di David Meerman Scott) sta ad indicare l’utilizzo degli hot topic per attirare l’attenzione del pubblico.
Anche in questo l’industria della moda è stata particolarmente all’avanguardia, usando slogan ed espressioni proprie del mondo politico per gli abiti e gli accessori delle sfilate più note. Collezioni ispirate alla politica sono state presentate durante lo spettacolo della Fashion Week da diversi brand come Prabal Gurung, Creatures of Comfort and Opening Ceremony. Nell’ultima collezione di Moschino vediamo la borsa con la variazione del motto nazionale degli USA: In couture we trust.
5. Gamification
Sebbene questo concetto sia stato accantonato per diversi anni, è stato recentemente rispolverato e sta risvegliando l’attenzione di una particolare fascia di consumatori. Per gli esperti di marketing trend, si tratta di utilizzare il potere emozionale per vendere un prodotto o un servizio. L’uso di questa strategia è memorabile per i consumatori e permette loro di sentirsi spinti a condividere una determinata esperienza, proprio come farebbero in un gioco di ruolo con i loro compagni di avventure.
Usare questo tipo di strategia per aumentare il tempo che un consumatore spende utilizzando la tua App, ad esempio, può aumentare il legame con il brand e influenzarne le scelte future. La “Prada Doll House”, uno dei recenti progetti presentati dal famoso brand italiano, è un buon esempio di gamification. Si tratta di un gioco interattivo in cui è possibile vestire le modelle con gli abiti della collezione del 2017.
Fonte: NinjaMarketing